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• Afanisi

AFANISI 1977

Performance - 15 aprile ore 19.30, galleria Centrosei Arte Contemporanea, Bari

 

la sensazione di inganni
per fantasie e desideri da regolare
ieri come oggi
la mia copula con il diavolo
sulla terra ipotesi della scienza della morale
lo ha già detto Dio
ma io sono troppo stanca e infastidita dai miei compiti
ora non è rimasto più nessuno
Io ti ho amata
molte volte
senza mai trovarmi dispersa nell’aria
il mio corpo funzione della mia identità
mi appartiene come tante altre cose inventate
perché io possa essere
è passato tanto tempo ed ogni cosa è inteso
deve avere un suo senso
nella violenza con cui cattura nell’aria ogni desiderio
ma allora perché non mi hai mai amata?
io fuori dal senso eppure incapace nel non aver senso
mentre mi rappresento nella scena voluta
nel cerchio magico
paranoia rappresentata
garanzia che consente ad ognuno di allestire
il proprio inconscio
non dipende dal merito...

dal testo di Afanisi


Memoria antica nello schema svolgente l’unità del tre.
Impalcatura usata dal cristianesimo priva dell’antitesi del Due, gerarchizzazione dell’Unità Trinaria dell’Omeusi divina. Trasfigurazione culturale? Archetipo, preistoria, umano assetto di ordinamenti sociali? Uomo, donna, verso loro un percorso, un gesto, il fare di prescrizioni? Rituali garanzie sociali?
Edipo rinnova la tautologia cristiana, onnipotenza divina, mancanza, assenza, senso di colpa, castrazione…
La noia di un inconscio privato e non da utilizzare seguendo le indicazioni.
E allora? come sapersi fuori gioco?
Decorare lentamente il viso, seguendo il gesto della propria mano che, ricorda Valery: “è l’organo del possibile”.
Quale possibile? Quale percorso risarcisce dalla violenza del proibito? Decorarsi, per rimuovere la maschera, nel silenzio che apre il cammino
.


Descrizione della performance:
Ai vertici di un percorso segnato da una linea che delimita la forma di un triangolo, stanno una donna, un uomo e l'artista.
Il cammino dell'artista, scandito dall'alternarsi del battito di un metronomo sulla sua voce registrata (testo allegato), conduce dapprima verso la donna, poi verso l'uomo, dove viene ripercorso lo stesso cammino, a ritroso. Infine, l'artista si siede e inizia a decorare il proprio viso.

In Afanisi si esprime il disagio nei confronti della psicoanalisi freudiana e della sua lettura della sessualità femminile che, vista sulla falsariga di quella maschile, viene espropriata della sua singolarità.
Il percorso compiuto vuol essere una simbolica sospensione del "conforme" e un' apertura dell'esistenza all'esperienza del "possibile".