libera mazzoleni
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1974 libro-opera: LINEE, COMPLESSI, ESSERE.
106 pagine illustrate da disegni, fotografie in b/n e scritti dell'artista: cm 23x 29, testo in italiano. Editrice d'Arte Gorini Milano 1974.
Il libro-opera: LINEE, COMPLESSI, ESSERE è un lavoro vivo, che scompagina il luogo comune di una progettualità astratta, a favore di un fare individuato, di donna e di artista che vive le istanze del proprio tempo, assumendo anche la propria fragilità, l'inquietudine, l'impotenza, la frustrazione nella propria espressione artistica. Un documento di valore artistico e storico che esprime la complessità degli anni settanta.
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1997 VORREI INCONTRARE IL CUORE DEL MONDO
testo critico di G. Longoni con un breve scritto dell'artista. Testi in italiano/inglese/francese. Pag. 46, 12 immagini a colori accompagnate da poesie, cm 17 x 28; Edizioni d’Arte, Milano 1997.
I dipinti e il libro di: vorrei incontrare il cuore del mondo, sono nati da un occasionale visita a Theresienstadt (una cittadina a nord di Praga) e da un viaggio in Palestina. nel libro, ai dipinti che riprendono e riattualizzano i disegni dei bambini, si accompagnano i pensieri dell'artista.
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2001 GLI ALTRI COLORANO LA NOSTRA VITA
“Molte sono le cose terribili. Nessuna è più terribile dell’uomo”, testo critico di G. Longoni. Testo italiano/inglese, pag. 102, 23 immagini a colori, cm 16 x 23; Edizioni d’Arte, Milano 2001.
In “ [...] Gli altri colorano la nostra vita”, ventitré pannelli testimoniano e visualizzano una soggettività ostinatamente radicata nel mondo, un’interiorità che affida ai segni e alle molteplici variazioni del loro ritmo il compito di evocare un passaggio, i cui estremi raccontano due diverse temporalità: quella inaugurata dal pensiero aurorale raccolto nell’orizzonte tracciato da Aletheia, che dice l’Essere nella “Cura”; quello aperto dalla “ragione calcolante”, che dice l’Essere come infinita manipolazione dell’esistente e si dispiega nel fare smisurato della Techne […].”
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2002 LIBERA - Frammenti di un percorso
presentazione di. G. Longoni; testi di: E. Fiorani, L. Giudici, Janus, R. Loda, P. Restany. Pag 74, 36 immagini a colori, cm 16 x 23, Lupetti Editore, Milano 2002.
Un veloce 'panoramica' dalle sculture degli anni '70 ai dipinti degli anni 2000.
2006 Libro opera: ATLANTE DEL MONDO
la mappa del potere - testo critico G. Longoni e uno scritto dell'artista. Testo italiano/inglese, pag. 80, 74 immagini a colori, cm 19 x 28. Lupetti Editore, Milano 2006.
ATLANTE DEL MONDO 2004 un dipinto acrilico su fogli di giornale, di m 5 x 3,4, successivamente stampato in digitale su pvc. Questo dipinto, si prestava per il suo contenuto ad una trasposizione libraria, così è nato un 'vero' Atlante con continenti, quadri di unione, mappe… un Atlante però, dove il desiderio del mare e del cielo, incontra le voci dissonanti che abitano il mondo e lo rendono inquieto.
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2007 Libro opera: RHUMA Eritis Sicut Dei
testi critici di L. Vergine, E. Fiorani, L. Giudici, G. Longoni, R. Moratto e uno scritto dell’artista. Testo italiano/inglese, pag. 96, Riproduzione di 212 riquadri, con relative informazioni in appendice, cm 22 x 22, Silvana Editoriale Milano 2007.
Rhuma – Eritis Sicut Dei, è l’ultimo work in progress di Libera, iniziato nel 2004 e al momento costituito da un insieme di 300 riquadri di stoffe diverse e variopinte, su cui l’artista ha tracciato i nomi e le date degli eventi tragici che hanno contrassegnato il Novecento. La piccola vita spezzata di Rhuma, una bimba afgana di quattro anni, vittima del traffico di organi, è l’insegna che dà il nome all’intero lavoro e al libro. Un percorso dolente dove l’artista si serve della scrittura nella sua doppia valenza di disegno e di segno, ovvero di forma e di comunicazione; un percorso dentro il quale svela e testimonia la crudeltà del reale, riaffermando il legame tra pittura e denuncia civile, da lei profondamente sentito [...]".Lea Vergine
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2008 Libro opera: I MURI DELLA MENTE
fotografie e poesie di Libera Mazzoleni, testo critico Graziella Longoni, Gigliola Foschi. Testo italiano/inglese, pag 72, 46 immagini a colori, cm 22 x 22 Silvana Editoriale Milano 2007.
Il libro, affronta con il linguaggio dell’arte, ma in modo assai inconsueto, problematiche significative di grandi attualità, tracciando un percorso “[…] estetico-poetico dentro gli abissi dell’esclusione, della separazione, della negazione, del nichilismo attivo e violento, per dare un volto all’inferno che ogni giorno abitiamo senza più riconoscerlo, perché lo abbiamo chiamato con nomi soavi: sicurezza, pace, democrazia, libertà, difesa dell’identità […]” Nel libro, le immagini scorrono con semplicità espressiva, esemplificando come i muri della mente, siano i dispositivi messi in atto per ‘rimuovere’ l’altro, il migrante, lo straniero, la donna…
L’autrice, esponendosi in prima persona mette in scena un “identità liquida” per comprendere e poter raccontare quei molteplici modi che si annunciano nel mondo, nella forma dell’esclusione, della negazione, della vergogna, del sadismo…
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2008 Libro opera: LAS MARIPOSAS
disegni e testi di Libera Mazzoleni, Testo italiano, pag 60, 42 immagini a colori, cm 22x22.
Nel libro vengono fermate le 42 tavole dell'opera: "Las Mariposas".
"Ho iniziato le tavole di Las Mariposas nell'autunno del 2007, dopo aver appreso del tragico fenomeno del femminicidio a Ciudad Juárez. Nelle 42 tavole, sono ordinatamente disposte 600 farfalle, su ciascuna farfalla vi è scritto il nome di una donna vittima di questa tragica realtà."
2012 Libro opera: LILITH E LA NONNA
disegni e testi di Libera Mazzoleni, Testo italiano, pag 93, 82 immagini a colori, cm 22x22.
"Lilith & la nonna" è un tentativo di rispondere al desiderio di un contatto tra la mia e le giovani generazioni, partendo dalla constatazione di fatto che insieme abitiamo un "mondo comune" che vorremmo fosse migliore.
Ho scelto una forma narrativa, dove la parola e l'immagine si sostengono a vicenda. Come artista, penso che l'arte sia quel luogo dell'anima, dove il pensiero si raccoglie e interroga il senso degli eventi, prestando attenzione al rimosso che abita negli intervalli di silenzio e rischia di non avere voce.
Credo, inoltre, che ogni espressione sia sempre un inizio, qualcosa di incompiuto che chiede di trovare il suo senso nella pluralità delle interpretazioni che la accompagneranno.
2019 Libro-opera SOSTARE NELL'EFFIMERO percorsi di senso
Introduzione dell'artista, presentazione critica di Graziella Longoni. Testo italiano pag. 74 - 23 tavole grafiche.

[...] l’atelier come laboratorio alchemico, l’arte come rimedio, mi hanno fatto pensare all’arte divinatoria nel suo svolgersi nel tempo e alla Grande Opera perseguita dall’alchimista.
Ho sentito il bisogno di evocare queste esperienze che interpreto come ricerca di senso, tentativo di trovare un rimedio all’inconsistenza del nostro esserci.
2019 BORDELLI
Introduzione, poesie e immagini di Libera Mazzoleni, testo critico di Graziella Longoni. Pag. 99, 40 immagini fotografiche.

Introduzione dell'artista

Non dimenticare nulla e assumersi la responsabilità di ricordare tutto anche gli eventi, le pratiche, le logiche, I luoghi gravati dal peso della vergogna, il lato oscuro di una storia dove la donna, spesso ridotta a "nuda vita" dal "potere sovrano", può esistere solo come "natura", corpo disanimato da usare, sfruttare e sacrificare, quando diventa ingombrante e non serve più...

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2020 Libro-opera ALFABETI
Testo critico di Elisabetta Fiorani e Graziella Longoni - pag. 67, 62 immagini.

Alfabeti evidenzia il legame del linguaggio, al suo sorgere, con il corpo e la natura e richiama anche il percorso storico di astrazione che lo ha trasformato in pura convenzione, segno che prende il posto del reale, dissolto così nella funzione matematica della formula e dell’algoritmo che ne consentono l’infinita manipolazione, secondo la logica del controllo e del dominio che caratterizza l’epoca dell’antropocene.
2020 IL BACIO - catalogo
introduzione di Graziella Longoni: ‘Ri-abitare il “corpo proprio”. la parola alle donne”’.
Raffaella Perna: ”Il femminismo come “recupero di un soggetto celato”: l’opera di Libera Mazzoleni 1973-1979” , pag. 58, 13 immagini.

[...] Libera Mazzoleni raccoglie la provocazione di Warhol e la arricchisce di senso, portando l’attenzione sulla differenza sessuale, da lui trascurata, che restituisce dignità di soggetto autonomo alla donna e denunciando, con questo richiamo, l’ideologia patriarcale che la cancella e fomenta ogni forma di razzismo sessista, imponendo la supremazia dell’uomo sulla donna, l’eterosessualità fallica come norma radicata nella natura, il rifiuto e la condanna dell’omosessualità come devianza.
Rappresentando le donne senza filtri maschili, ci ricorda che la rivoluzione culturale, iniziata da Warhol, non è ancora compiuta. G. Longoni