L’opera Alfabeti evidenzia il legame del linguaggio, al suo sorgere, con il corpo e la natura e richiama anche il percorso storico di astrazione che lo ha trasformato in pura convenzione, segno che prende il posto del reale, dissolto così nella funzione matematica della formula e dell’algoritmo che ne consentono l’infinita manipolazione, secondo la logica del controllo e del dominio che caratterizza l’epoca dell’antropocene.
L’opera Alfabeti, si accompagna all’omonimo libro: Alfabeti 2020
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